martes, 3 de abril de 2007

Artículo(traducción):


La polizia: ha visto l'omicidio e ci detto il nome dell'assassino
Gb: rivela il nome del killer con un poema

Bath: un ignoto poeta narra svolgimento e autore di un vero delitto scrivendo foglietti che poi attacca ai lampioni della città
corriere della sera

BATH (GRAN BRETAGNA) - E c’è chi dice che l’arte della poesia è morta. Invece, nella centrale di polizia di Bath, una storica cittadina a sud-ovest dell’Inghilterra, non si parla d’altro, perché un testimone di un brutale omicidio ha deciso di rivelare l’identità del killer attraverso un poema d’accusa.
L'INDAGINE - L’ispettore capo Nigel Rock ha piazzato ben 35 detective sul caso, che ora stanno leggendo e rileggendo i versi anonimi, che denunciano non solo il nome dell’assassino, ma anche i dettagli di come ha fatto a far scomparire l’arma del delitto nel fiume Avon, adesso ritrovata dagli inquirenti. I versi accusatori, scritti in rima baciata, sono stati disseminati per tutta la cittadina di Bath, appesi a lampioni e alle fermate degli autobus e svelano anche un altro particolare: oltre al poeta, ci sarebbero almeno una ventina di altri testimoni che hanno assistito all’accoltellamento di Paul Kelly, un giovane padre di due bambini, che aveva festeggiato capodanno con degli amici al pub. Kelly è stato pugnalato e abbandonato a terra appena fuori dal locale nelle prime ore del nuovo anno e la sua famiglia ancora non riesce a darsi pace.
GLI INDIZI NELLA POESIA - L’ispettore Rock ha dichiarato: «Dalla poesia si capisce che ci sono diverse persone che hanno visto il killer. Io le invito a farsi avanti e ad aiutarci a risolvere questo caso». Rock si è poi concentrato sul poeta che, secondo gli esperti, potrebbe essere un rapper nero. L’autore dell’incredibile poema, che parla di omertà e di minacce a chi avrebbe parlato, usa parecchie espressioni di “slang da strada” tipiche della cultura nera. Nei versi ci sono anche immagini forti, che dimostrano una certa conoscenza di Shakespeare, come: «Puoi sfregarti le mani insanguinate nell’erba finché vuoi ma, tu lo sai, non verranno mai, mai più pulite». Ci sono anche diversi riferimenti al colore della pelle, il che farebbe pensare che anche il killer potrebbe essere di colore. In effetti, la sera di capodanno, il gruppo di Paul Kelly era stato visto discutere con un gruppo di giovani di colore al pub. La discussione si era fatta molto accesa, ma poi i litiganti erano stati dispersi e il killer non sarebbe fra quelli visti nell’alterco. Il nome fatto nel poema, pubblicato ieri sui giornali inglesi, è stato omesso finché non ci saranno prove schiaccianti, ma la polizia di Bath ha commentato: «Sappiamo chi è la persona nominata nella poesia e la stiamo investigando. Era già fra i sospetti».

Deborah Bonetti
28 marzo 2007

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